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mercoledì, marzo 21, 2012

Il Liberismo

I liberismo fu la tendenza politica tipica della grande borghesia che viene detta appunto liberale. Quando si parla di economia si usa l'aggettivo liberista. Per i liberali ogni uomo nasce libero  e la sua libertà finisce solo dove inizia quella degli altri. Non si può quindi uccidere,rubare,offendere e danneggiare il prossimo ma ogni cittadino ha il diritto di esprimere le proprie opinioni politiche,religiose,morali e qualunque esse siano. 

Nell'economia i liberali sono liberisti ; credono che l'economia deve essere libera:
-  Tutti devono avere il diritto di fare affari,commerciare o produrre come meglio credono.
- Lo Stato non deve occuparsi di questioni economiche: non deve gestire industrie o giornali o aiutare i poveri ecc..
Uno stato è liberale  se vi è una Costituzione; essa deve indicare i poteri del Governo,del Parlamento  e dei giudici. tre poteri fondamentali di uno Stato sono:

  1. Potere legislativo (di fare le leggi,compito del Parlamento.)
  2. Potere esecutivo ( di prendere decisioni che derivano dalle leggi,compito del Governo.)
  3. Potere giudiziario(di giudicare chi non rispetta le leggi,compito dei tribunali.
Nello Stato liberale non tutti hanno diritto di voto perché partecipano alle elezioni coloro che pagano una certa quantità di tasse cioè coloro che possiedono ricchezze in misura sufficiente. Questo perché i liberali hanno paura che la concessione  a tutti del voto porti lo Stato  a intervenire nell'economia  a vantaggio di chi non possiede nulla.  E' a favore quindi del suffragio censitario,cioè del voto concesso solamente a chi ha sufficente denaro.

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