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mercoledì, marzo 21, 2012

Il socialismo

Il socialismo fu la tendenza politica degli operai,cioè del proletariato.
Con la rivoluzione industriale molti si arricchirono ma molti altri vissero un periodo di sfruttamento.
L'obbiettivo dei socialisti era la giustizia sociale: cioè una giusta distribuzione della ricchezza tra tutti i cittadini. Ma i socialisti non si accontentavano di combattere la povertà,come i democratici. essi volevano che tutti disponessero della stessa ricchezza: volevano l'uguaglianza sociale.  Per questo criticavano il diritto alla proprietà. Alcuni socialisti individuarono nel comunismo,cioè nell'abolizione della proprietà privata,la via che avrebbe permesso di costruire una società giusta.

Mentre si diffondeva il pensiero di Karl Marx,i socialisti  giunsero alla conclusione che fosse necessario l'intervento dello Stato. Infatti solo lo Stato poteva eliminare o rendere meno pesante l'ingiustizia sociale attraverso delle riforme.
Secondo l'inglese Robert Owen la causa dell'ingiustizia sociale era da ricercare nella moneta. Bisognava tornare al baratto,come avveniva nei tempi più antichi. 
Il francese Claude-Henri de Saint-Simon propose di combattere non tanto lo sfruttamento degli operai ma quello ,ancor più grave,messo in atto da coloro che vivono alle spalle degli altri senza svolgere nessuna attività.
Un'altro francese, Louis Blanc,sostenne la necessità che le fabbriche fossero gestite non dagli imprenditori ma dagli operai stessi. Inoltre secondo lui bisognava dividere i guadagni in tre parti:

  • la prima doveva servire a pagare i lavoratori;
  • la seconda doveva essere data agli anziani e ai malati;
  • la terza doveva essere investita in nuove attività.
Tutte queste soluzioni si rivelarono poi utopistiche,cioè irrealizzabili.

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